07 ottobre 2006

MATERIALI ROVERETO - NBCR

Simulazione NBCR

Nel corso del Campo-Scuola si è svolta una simulazione dai risvolti particolarmente interessanti: all’interno di una complessa esercitazione NBCR, per la prima volta in Italia, si è voluto sperimentare l'inserimento di una squadra di Psicologi dell'Emergenza direttamente all'interno di strutture di decontaminazione NBCR della CRI del Trentino.

L'idea di base era che gli psicologi avrebbero potuto non solo iniziare a mediare fin dalle prime fasi le difficoltà emotive legate all'incidente NBCR ma che, soprattutto, avrebbero potuto collaborare con gli operatori NBCR per gestire professionalmente tutti i casi "comportamentali" più "difficili" (persone agitate, oppositive, confuse), al fine di liberare risorse tecniche e rendere più rapido, efficiente e sicuro il passaggio nella catena di decontaminazione.
Dunque, un ruolo doppio per gli psicologi: da un lato il "classico" intervento di sostegno emotivo; dall'altro un'intervento di gestione dei casi difficili finalizzato espressamente a rendere più rapida la catena con la conseguente riduzione dei tempi tecnici necessari per le operazioni di decontaminazione.
Ulteriore obbiettivo degli psicologi, lo sperimentare e comprendere attraverso l'esperienza diretta quali regole di comportamento e comunicazione non verbale potessero risultare più efficaci per operatori "scafandrati" al fine di gestire tali situazioni, per condividerle poi con tutti gli altri operatori.

Gli otto psicologi coinvolti (quattro maschi e quattro femmine) dalla sera prima hanno iniziato una preparazione breve ma intensiva sull'uso corretto dei DPI (tute NBCR, maschere antigas, filtri chimici), sulle procedure di vestizione e di sicurezza, e sui concetti fondamentali del lavoro di decontaminazione. Fino a tarda notte hanno sperimentato le difficoltà di comunicazione con le maschere antigas ed i filtri, cercando di valutare le migliori procedure alternative utilizzabili per il loro specifico lavoro.
Al mattino, suddivisi a coppie nelle stazioni iniziali e finali delle due catene di decontaminazione (maschile e femminile), hanno iniziato l'esercitazione assieme agli Istruttori CRI. Lo scenario simulato prevedeva un grave incidente chimico in una fabbrica (fuga di dicloro metano), e la necessità di decontaminare diverse decine di persone (compresi numerosi casi "difficili", ben recitati da un apposito gruppo di psicologi-simulatori: dalla donna incinta e terrorizzata allo straniero che non parla italiano; dalla giovane sordomuta oppositiva al soggetto catatonico; dal giovane violento all'anziano confuso).

L'esercitazione si è svolta brillantemente, producendo risultati nettamente superiori alle aspettative di tutti, sia tra gli Psicologi che tra gli Istruttori NBCR della CRI. Psicologi e Operatori NBCR si sono integrati in maniera molto efficace, e l'azione di supporto nelle catene di decontaminazione è stata apprezzata da tutti i partecipanti, simulatori e osservatori.

Nel debriefing congiunto finale sono state condivise delle indicazioni preziose, come la necessità di utilizzare segni di riconoscimento chiari per psicologi ed operatori; di sviluppare codici non verbali semplificati per comunicare in contesti "confusi"; di utilizzare meglio cartelli e comunicazioni visive che aiutino le vittime a orientarsi meglio nella catena di decontaminazione; ed alcune indicazioni pratiche su come gestire concretamente situazioni di panico e conflittualità all'interno della struttura di decontaminazione.
Un’esperienza di integrazione da ripetere, ed un importante tema tecnico-operativo da approfondire ulteriormente.

Luca Pezzullo

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