27 settembre 2007

Diecimila visite, e, prossimamente...

Diecimila visite al sito, duemila in due mesi... grazie a tutti ! :-)

Entro i prossimi giorni, saranno online anche alcune informazioni aggiuntive sul Campo-Scuola, ed una serie di risorse di approfondimento che sto cercando di preparare (il tempo è tiranno !) in relazione ai nuovi approcci psicotraumatologici "in discussione" in queste settimane nelle liste di discussione internazionali.

Luca

22 settembre 2007

Informazioni...

Nei prossimi giorni, seguiranno altre informazioni sul Campo-Scuola di Rovereto. Per ora, potete navigare anche nei mesi precedenti di PsicologiaEmergenza (colonna sulla sinistra, cliccando sul triangolino nero accanto al nome del mese): troverete diverse indicazioni web, materiali bibliografici e riferimenti tecnici in vari settori della psicologia dell'emergenza e della psicotraumatologia, utilizzabili anche per prepararsi al Campo.

Luca

16 settembre 2007

Grafica rinnovata

Dopo un paio d'anni ed i quasi diecimila "hit" raggiunti, provo a sperimentare questa nuova grafica per il blog di Psicologia dell'Emergenza; mi sembra più chiara e funzionale della precedente.
Se avete suggerimenti, lasciate un commento !
Luca Pezzullo

Nota di servizio

Nota di servizio: i programmi dei laboratori inseriti, seguendo l'ordine cronologico, si trovano in senso "inverso" (dal basso verso l'alto), seguendo la pagina. Potete usare la colonna bianca sulla sinistra per "navigarvi" meglio.

Laboratorio/Corso M

CORSO M

Corso base per diventare volontari del soccorso (VdS)della CRI.

Coordinatore del Corso: Sandro Brunialti (Croce Rossa - Trentino)

Con questo corso si intende avviare un percorso che verrà completato a livello delle delegazioni locali della Croce Rossa Italiana per potersi iscrivere e accedere al ruolo di Volontari del Soccorso (VdS) della CRI.

All’interno della CRI è stata attivata una riorganizzazione della presenza degli psicologi per meglio definirne le competenze professionali in ambito di volontariato nei vari scenari dell’emergenza, anche attraverso un coordinamento nazionale.
Non in tutte le nostre regioni sono nate e sono state riconosciute in ambito di Protezione Civile delle associazioni autonome di Volontariato in psicologia dell’emergenza (si veda ad es. Psicologi per i Popoli nelle regioni del Centro-Nord).

La CRI, come altre organizzazioni di soccorso (Croce Verde, Misericordie ecc.) nel partecipare alle operazioni di Protezione Civile può annoverare oggi nelle sue squadre anche degli psicologi.

Ma anche altre frontiere si aprono oggi al volontariato professionale degli psicologi (dipendenti o libero professionisti), ad esempio in ambito delle emergenze quotidiane e delle emergenze internazionali. Grandi organizzazioni come CRI, Misericordie, ANPAS, possono aprire nuovi spazi di presenza anche attraverso l’intermediazione delle nostre associazioni di psicologia e psicologi dell’emergenza, come in occasione di questo Campo Scuola.

Laboratorio/Corso L: BLS

CORSO L

Corso elementare di BLS (basic life support) pediatrico (mattina).
Coordinatore del Corso: Fabio Pederzini (Neonatologia, Ospedale di Trento).
Avvio al BLS per adulti (pomeriggio).
Coordinatore del Corso: Paolo De Pascalis (PxP e CRI-Bologna)


II Supporto di base delle funzioni vitali (Basic Life Support, BLS) consiste nelle procedure di rianimazione cardiopolmonare (RCP) necessarie per soccorrere un paziente che:
• ha perso coscienza,
• ha una ostruzione delle vie aeree o si trova in stato di apnea per altri motivi,
• è in arresto cardiaco.

L'obiettivo principale del BLS è la prevenzione dei danni anossici cerebrali. Le procedure sono finalizzate a:
• prevenire l'evoluzione verso l'arresto cardiaco in caso di ostruzione respiratoria o apnea,
• provvedere alla respirazione e alla circolazione artificiali in caso di arresto di circolo.

Le procedure di BLS sono standardizzate e riconosciute valide da organismi internazionali autorevoli, che periodicamente provvedono ad una revisione critica e ad un aggiornamento in base all'evoluzione delle conoscenze.

Esiste un manuale, rivolto all'operatore sanitario che contiene gli elementi teorici indispensabili per comprendere i principi e le tecniche di RCP, ma deve essere associato ad un corso di tipo pratico-comportamentale per garantire l'acquisizione delle "abilità" del BLS.

Il metodo BLSP (Basic life Support Pediatric) applica ai bambini (0-8 anni) metodiche specifiche
Nei siti si possono trovare manuali ed altre informazioni.
Ad esempio in:
http://www.anpastoscana.it/pdf/pbls_supporto_vitale.pdf

http://www.humanitas-scandicci.it/formazione/manuali/Avanzato/Il%20BLS%20Pediatrico%20(P-BLS).pdf

http://rls.cli.di.unipi.it/files/PBLS.pdf

Laboratorio K: Tecniche di rielaborazione arteterapeutica degli stress acuti

LABORATORIO K

Tecniche di rielaborazione arteterapeutica degli stress acuti

Coordinatore: Rita Fioravanzo (Istituto Europeo di Psicotraumatologia e Stress Management)

Il laboratorio si svolgerà in forma di Seminario interamente pratico-esperienziale.
Ai partecipanti – in numero max di 20 - sarà dato modo di sperimentare direttamente questa tecnica in un seminario condotto dalla docente.
Per questa ragione requisito per partecipare è di essere disponibile a svolgere del lavoro attivo.
La modalità di svolgimento è quasi interamente non-verbale.
A latere sono previsti 5 posti per osservatori non partecipanti.
Al termine del seminario verranno dati alcuni elementi teorici e metodologici su questa tecnica.
Si consiglia abbigliamento comodo e calze antiscivolo.

Laboratorio J: Tecnologia e Simulate

LABORATORIO J

L'utilizzo delle videoregistrazioni nelle simulate quale momento di riflessione e apprendimento sul primo colloquio in Emergenza.

Coordinatore del laboratorio: Anna Sozzi, anna@soranzo.it (per il Gruppo Emergenze O.P.P e SiPEM Lombardia).


IN ATTESA DEL PROGRAMMA

Laboratorio I: I gruppi di pari tra gli operatori dell’emergenza.

LABORATORIO I

I gruppi di pari tra gli operatori dell’emergenza.

Coordinatore del laboratorio: Luca Pietrantoni (Università di Bologna).


Il laboratorio sarà finalizzato a fornire strumenti e metodologie per analizzare i bisogni psicosociali degli operatori dell'emergenza e facilitare, implementare e valutare un gruppo di supporto tra pari.
Il laboratorio prevede una fase iniziale di esposizione di progetti esistenti e nella seconda un lavoro di gruppo, la discussione di un materiale psicoeducativo rivolto ai soccorritori, la visione di filmati e video e la definizione finale di linee guida.

Prima ora
- Premesse: perché i gruppi di supporto tra pari?
- Le esperienze pionieristiche italiane di gruppi di supporto tra pari nelle organizzazioni che si occupano di emergenza sanitaria, nei Vigili del Fuoco e nelle Forze dell'Ordine.
- Gruppi di supporto tra pari in Europa: il modello RITS di “peer support” danese.

Seconda ora
- Il progetto di supporto tra pari “Cerchio Blu” realizzato presso un organizzazione di polizia italiana; in particolare (a cura del dott. Gabriele Prati, responsabile del progetto e di Graziano Lori, operatore di polizia)
- Esperienze nei Vigili del Fuoco (a cura del dott. Paolo De Pascalis)

Terza ora
- Visione di filmati ( a cura del dott. Luigi Palestini)
- Esercizio sul riconoscimento dei sintomi di traumatizzazione vicaria
- Proposta e diffusione di uno strumento per misurare disagio e resilienza tra i soccorritori
- Discussione di un materiale psicoeducativo rivolto ai soccorritori

Quarta ora
- Gli eventi critici: definizioni, bisogni e competenze psicologiche dei soccorritori
- Caso 1: un soccorritore dopo il rilievo di un incidente con più morti
- Caso 2: un poliziotto ferito in una sparatoria
- Caso 3: un vigile del fuoco dopo la morte in servizio di un collega
- Discussione

Quinta ora
- Nodi critici nei gruppi di supporto tra pari: lavori di gruppo
- Criteri di selezione
- Tipologie di eventi che determinano l'attivazione del gruppo
- Procedure di attivazione del gruppo
- Confidenzialità e riservatezza, dilemmi etici e problematiche giuridiche
- L'effetto di grado e gerarchia sul funzionamento del gruppo di pari
- La valutazione di efficacia del gruppo di pari

Laboratorio H: Il lavoro psicologico con i bambini nelle emergenze. Lo zaino dell’emergenza.

LABORATORIO H

Il lavoro psicologico con i bambini nelle emergenze. Lo zaino dell’emergenza.

Coordinatore del laboratorio: Viviana De Pellegrini (Psicologi per i Popoli – Veneto)

L’intervento di assistenza psicologica ai minori è da considerarsi fondamentale in qualsiasi situazione di emergenza e non solo nelle grandi catastrofi: sappiamo che il mondo dei bambini solitamente è fatto di avvenimenti prevedibili, certi, è fatto di sicurezze, dalla presenza dei genitori, ai ritmi della quotidianità.
Una catastrofe interrompe bruscamente queste sicurezze: nell’evento possono essere morti alcuni parenti o amici, possono aver perduto la loro casa e possono essersi trovati in pericolo di vita, inoltre improvvisamente possono essersi trovati a vivere in un campo di accoglienza, in un ambiente per loro estraneo, che non riconoscono.
Sono cambiamenti improvvisi che portano intense emozioni nei bambini, come paura ed angoscia e reazioni come aggressività, isolamento, presenza di incubi notturni ecc: sono reazioni da considerarsi normali in quel contesto ma che possono, se non affrontate, lasciare nei bambini ferite indelebili.

L’intervento sulla crisi si inserisce in un’ottica di prevenzione all’insorgenza di traumi futuri e vuol dire creare quell’ambiente accudiente che protegga, rassicuri, faciliti la verbalizzazione e la normalizzazione e prepari ad affrontare il futuro.
La costruzione di questo ambiente psicologico di protezione, o centro d’ascolto, rivolto ai minori e la scelta di quali materiali possano essere utili per definire uno spazio di gioco psicologicamente orientato, sono al centro della riflessione proposta all’interno del laboratorio.

La giornata sarà caratterizzata da due momenti: un primo momento di riflessione teorica sulle reazioni psicologiche dei bambini ed adolescenti di fronte alle calamità, su quali sono i principi della comunicazione di crisi con i minori e sul significato psicologico dello Zaino (analisi dei materiali); un secondo momento esperienziale dove, attraverso le simulazioni ci sarà la possibilità di creare concretamente, con i materiali dello Zaino, gli spazi per i bambini.

Laboratorio G: L'intervento nelle emergenze internazionali (Linee-guida IASC)

LABORATORIO G

L'intervento nelle emergenze internazionali alla luce delle “Linee-guida sulla salute mentale e il supporto psicosociale nei contesti di emergenza”

Coordinatore del Laboratorio: Paolo Castelletti (Psicologi per i Popoli – Lombardia)

La pubblicazione, nel febbraio 2007, delle “Linee-guida sulla salute mentale e il supporto psicosociale nei contesti di emergenza” ha rappresentato il culmine del lungo percorso di riconoscimento dell’apporto psicologico nelle emergenze complesse, finalmente definito come intervento prioritario e indispensabile nell’assistenza alle popolazioni colpite da catastrofi naturali o causate dall’uomo.
Ne ha curato la stesura, dopo un lavoro durato oltre due anni, l’Inter-Agency Standing Committee (IASC), organismo creato nel 1992 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e costituito dai tre principali consorzi di ONG, dall’IFRC e dalle principali agenzie della Nazioni Unite.
La bozza del documento è stata quindi sottoposta alla revisione di altre 36 ONG, molte delle quali di PVS, di 29 Istituti Universitari e di 37 Associazioni professionali in rappresentanza del mondo della psicologia e della psichiatria. Il documento che ne è derivato rappresenta dunque uno strumento a dimensione planetaria che raccoglie e sintetizza il lavoro decennale di concettualizzazione svolto da gruppi e organizzazioni diverse, fissando principi destinati a diventare punti di riferimento ineludibili nell’ambito dell’intervento psicologico nelle emergenze complesse.

Il laboratorio che proponiamo intende approfondire il significato e i contenuti delle Linee-guida, attraverso una illustrazione puntuale delle loro articolazioni ed esemplificazioni pratiche tratte da esperienze reali.

N.B.: Il testo delle IASC Guidelines on Mental Health and Psychosocial Support in Emergency Settings è reperibile nel sito http://www.humanitarianinfo.org/iasc/content/default.asp, alla voce "Product".

Laboratorio F: La comunità nelle emergenze

LABORATORIO F

La comunità nelle emergenze: messa in sicurezza e gestione dei processi di cambiamento.

Coordinatore del Laboratorio: Maria Teresa Fenoglio (Psicologi per i Popoli – Torino)

Obiettivi:
1. Sviluppare capacità di ascolto della comunità sofferente attraverso alcune testimonianze (Friuli, Vajont, Belice, Molise: S. Giuliano…)
2. Ricostruire il quadro storico e sociologico delle più importanti calamità italiane e dei loro effetti sulle comunità locali
3. Comprendere che cosa è la comunità: da chi e cosa è composta? Quali le dimensioni sociologiche, psicosociali e antropologiche a cui prestare attenzione? Quali sono gli strumenti per leggerla e mapparla?
4. Comprendere la natura del legame con i luoghi e la comunità, la perdita della comunità e il processo del lutto comunitario
5. Saper costruire una pianificazione integrata per la messa in sicurezza ecologica della comunità. I piani di protezione civile
6. Saper individuare i punti di forza e di debolezza della comunità e lavorare per il rafforzamento e la ricostituzione dei legami comunitari.

Attuazione:
A ciascuna delle finalità sopracitate corrisponderà un fase laboratoriale comprendente una breve presentazione da parte di un relatore, una testimonianza, una esercitazione (lavoro in sottogruppi) e un confronto finale con i partecipanti.

Laboratorio E: L'informazione dei rischi alla popolazione prima, durante e dopo gli eventi

LABORATORIO E

L'informazione dei rischi alla popolazione prima, durante e dopo gli eventi.

Coordinatore del Laboratorio: Rita Di Iorio (Centro Alfredo Rampi, onlus, PSIC-AR)

Nel nostro Paese si registra un ritardo abbastanza preoccupante nella promozione di esperienze e percorsi formativi di preparazione della popolazione alle emergenze ambientali.
Uno dei compiti dello psicologo dell’emergenza è quello di collaborare con le istituzioni di protezione civile e gli enti locali a sviluppare e gestire, dal punto di vista della comunicazione dei rischi e la gestione emotiva dell’emergenza, i piani di intervento alle popolazioni a seconda dei rischi presenti in quello specifico territorio.

Programma del Laboratorio:

• Analisi del problema dal punto di vista psicologico economico e mediatico

• Contenuti della formazione della popolazione alla gestione dei rischi ambientali:

o comunicazione dei rischi pre-durante-dopo l’emergenza
o formazione della popolazione
o esercitazione

• La comunicazione alla popolazione nelle città metropolitane

• Modello globale di intervento

• Descrizione di un’esperienza pratica:
o piano di comunicazione alla popolazione di Prima Porta ( Roma) sul rischio allagamento

• Resoconti di esperienze nel gruppo

• Dibattito e sintesi finale

Laboatorio D: Il piano di intervento psicologico nelle maxiemergenze: dallo scenario al D.E.A. (Dipartimento Emergenza e Accettazione).

LABORATORIO D

Il piano di intervento psicologico nelle maxiemergenze: dallo scenario al D.E.A. (Dipartimento Emergenza e Accettazione).

Coordinatore del Laboratorio: Danila Pennacchi (Az. Osp.San Camillo-Forlanini Roma)

- “Il gruppo degli psicologi del SSR del Lazio” – Dr.ssa Danila Pennacchi-Az.Osp. S.Camillo-Forlanini di Roma
- “Criteri di massima sugli interventi psicosociali da attuare nelle catastrofi” – Dr.ssa Giulia Marino – Dipartimento Nazionale Protezione Civile
- “L’organizzazione dell’intervento psicologico nel sistema extraospedaliero”- Dr.ssa Alessandra Ceracchi-ARES 118 Lazio
- “L’organizzazione dell’intervento psicologico nel sistema ospedaliero” – Dr.ssa Pamela Bruni-Policlinico Universitario Ospedaliero Umberto I di Roma; Dr.ssa Regina Rodriguez Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma; Dr.ssa Danila Pennacchi-Az.Osp. S.Camillo-Forlanini di Roma
- “Il triage con gli adulti: dallo scenario al DEA. Metodo e scheda di triage”- Dr.ssa Luisa De Bellis e Dr.ssa Mariagrazia Santinelli- Az. Osp. S. Filippo Neri di Roma
- “Il triage con i minori: dallo scenario al DEA. Metodo e scheda di triage”- Dr.ssa Angela Rossi-Ospedale Bambino Gesù di Roma; Dr.ssa Alessandra Ceracchi- ARES 118 Lazio; Dr.ssa Flavia Appodia; Dr.ssa Serenella Gagliardi
- “L’intervento informativo: proposta di un opuscolo” Dr.ssa Luisa De Bellis- Az. Osp. S.Filippo Neri Roma
- “L’esperienza di una maxiemergenza negli ospedali: l’incidente della metropolitana di Roma” Dr. Piero Gaspa – Az. Osp. S.Giovanni-Addolorata di Roma; Dr.ssa Pamela Bruni- Policlinico Universitaro Ospedaliero Umberto I Roma

Laboratorio C: Emergenze Collettive

LABORATORIO C

Emergenze collettive: (parte prima) dalla valutazione dell’impatto psicosociale all’esame del danno psichico ed esistenziale del singolo. (parte seconda) Esercitazione Valtellina 2007: l’esperienza degli psicologi dell’emergenza coordinati dall’Ordine della Lombardia

Coordinatore del Laboratorio: Michele Cusano (SIPEM-SoS); Discussant: Fabio Muscionico


1. Percorso di confronto e riflessione:

Il percorso di confronto e riflessione che il Laboratorio mira ad effettuare, si svolgerà secondo una successione di tappe che metteranno in evidenza gli aspetti salienti delle varie aree tematiche che il Laboratorio affronterà.

2. Principali aree tematiche affrontate nel corso del laboratorio:

Le principali aree tematiche affrontate nel corso del Laboratorio sono:
- L’impatto dell’evento emergenziale collettivo sull’individuo,
- L’impatto dell’evento emergenziale collettivo sul tessuto sociale,
- La valutazione del danno psichico ed esistenziale.

3. Organizzazione dell’attività:

Per ogni singola area tematica l’attività del Laboratorio si svolgerà come segue:
- Contributo di un collega con specifica esperienza in quel settore,
- Intervento dei colleghi che avranno segnalato il loro interesse a portare un contributo,
- Breve dibattito per consentire anche ad altri colleghi di prendere parte ai lavori.

4. Precisazione:

Tutti i colleghi interessati a portare un contributo alle varie aree tematiche del Laboratorio possono farlo, con le modalità previste.

Laboratorio B: L’impatto psicologico degli incidenti stradali

LABORATORIO B

L’impatto psicologico degli incidenti stradali sui giovani, i familiari i soccorritori dell’emergenza e del pronto soccorso: ricerche, ed esperienze sul campo.

Coordinatore del Laboratorio: Fabio Sbattella e Marilena Tettamanzi (Unità di Ricerca in Psicologia dell’Emergenza, Università Cattolica di Milano).

Gli incidenti stradali rappresentano un fenomeno ubiquitario, al quale politici, economisti e sociologi pongono sempre maggiore attenzione.
Gli adolescenti e i giovani adulti rappresentano i soggetti maggiormente a rischio per questo tipo di eventi traumatici.
Numerose sono le iniziative legislative ed educative realizzate al fine di ridurre l’incidenza del fenomeno attraverso attente campagna preventive.
Benché la prevenzione sia di fondamentale importanza, non bisogna dimenticare che gli incidenti sulle strade continuano ad avvenire.
Relativamente poca attenzione è stata fino ad ora posta all’impatto psicologico di simili eventi sulle vittime sopravissute e sui loro familiari.

Studiare e comprendere i fattori che influenzano la reazione a simili eventi rappresenta un punto di partenza chiave per mettere in atto funzionali sistemi di prevenzione della cronicizzazione dell’ansia e dello stress che rappresentano le naturali e normali reazioni ad eventi drammatici.

Laboratorio A: L’aiuto psicosociale nelle emergenze quotidiane

LABORATORIO A

L’aiuto psicosociale nelle emergenze quotidiane. L’intervento sulla crisi.

Coordinatori del Laboratorio: Marco Bellagamba (Psicologi per i Popoli -Torino) e Giancarlo Arduino (Croce Verde di Torino)

Obiettivi:
Confrontare le esperienze dei partecipanti nell’ambito dell’aiuto ai cittadini coinvolti in situazioni di crisi. Per situazioni di crisi si intendono le emergenze “quotidiane” che inducono a chiamare il 118 anche e non soltanto a fronte di una emergenza sanitaria: liti famigliari e crisi di coppia, crisi psicologiche acute, lutti, emergenze psicologiche a fronte di malattie croniche e terminali, somatizzazioni di problemi psicologici, tentativi anticonservativi, violenze contro la donna o altri soggetti, ecc.

1. Programma Generale del Campo-Scuola

Programma Generale del Campo-Scuola:

Sede: Ex-Polveriera dell'Esercito di Marco di Rovereto (TN) - ora Area Addestrativa della Protezione Civile del Trentino

Date: 12-13-14 ottobre 2007


Programma giornaliero ed elenco dei Laboratori
:

Venerdi 12: (pomeriggio) sono previsti gli arrivi ed accreditamenti

Sabato 13: Laboratori Didattici e Seminariali (in parallelo):

A. L’aiuto psicosociale nelle emergenze quotidiane. L’intervento sulla crisi.

B. L’impatto psicologico degli incidenti stradali sui giovani, i familiari i soccorritori dell’emergenza e del pronto soccorso: ricerche, ed esperienze sul campo.

C. Emergenze collettive: (parte prima) dalla valutazione dell’impatto psicosociale all’esame del danno psichico ed esistenziale del singolo; (parte seconda) l’esercitazione nazionale Valtellina 2007: l’esperienza degli psicologi dell’emergenza coordinati dall’Ordine della Lombardia

D. Il piano di intervento psicologico nelle maxiemergenze: dallo scenario al D.E.A (Dipartimento Emergenza e Accettazione).

E. L'informazione dei rischi alla popolazione prima, durante e dopo gli eventi

F. La comunità nelle emergenze: messa in sicurezza e gestione dei processi di cambiamento.

G. L'intervento nelle emergenze internazionali alla luce delle “Linee-guida sulla salute mentale e il supporto psicosociale nei contesti di emergenza” licenziato dallo IASC (Inter-Agency Standing Committee) della nazioni Unite.

H. Il lavoro psicologico con i bambini nelle emergenze. Lo zaino dell’emergenza)

I. I gruppi di pari tra gli operatori dell’emergenza.

J. L'utilizzo delle videoregistrazioni nelle simulate quale momento di riflessione e apprendimento sul Primo Colloquio in Emergenza

K. Tecniche di rielaborazione arteterapeutica degli stress acuti”.

L. Corso elementare di BLS (basic life support) pediatrico (mattino). Avvio al BLS per adulti (pomeriggio)

M. Corso base per psicologi che vogliono diventare volontari del soccorso della CRI.

Domenica 14: (Mattino) Esercitazioni e Debriefing conclusivi
(seguirà il programma delle Esercitazioni)

Ben ritrovati...

Ben ritrovati a tutti; il blog riprende le pubblicazioni dopo la pausa estiva.

L'autunno si presenta come molto densi di appuntamenti di "peso" per la psicologia dell'emergenza italiana, che riceveranno spazio in questa sede: convegni, congressi, incontri e, soprattutto, il 2° Campo-Scuola Nazionale di Protezione Civile degli Psicologi Italiani dell'Emergenza, che si terrà ad ottobre a Rovereto.

Il blog, come l'anno scorso, affiancherà l'attività di informazione organizzativa del Campo-Scuola. Tra oggi e domani, troverete online il programma di tutti i Laboratori Didattici previsti per il Campo.

E, nelle prossime settimane, anche l'elenco degli "appuntamenti autunnali" per tutti coloro che si interessano di Psicologia dell'Emergenza.

Buona ripresa di attività a tutti !
Luca Pezzullo