29 ottobre 2009

Resilienza: un convegno a Milano

Il prossimo 20 novembre, presso l'Università Cattolica di Milano, si terrà un interessante convegno interdisciplinare sul tema della "resilienza psicologica".

Come è noto, nell'ambito della psicologia dell'emergenza il costrutto teorico di "resilienza" riveste un ruolo centrale, in relazione alla capacità di adattamento del singolo e delle comunità davanti a situazioni critiche (sia acute che croniche).

Il costrutto di "resilienza psicologica" presenta delle importanti innovazioni teorico-operative rispetto ai vecchi modelli di "robustezza psicologica", tipiche degli anni '70-'80 (come, ad esempio, il classico costrutto di Hardiness proposto da Kobasa).

La resilienza non implica solo la capacità di "reggere frontalmente" ad impatti emotivi critici, ma soprattutto la possibilità di adattarvisi flessibilmente, ripristinando nuove forme adattative di equilibrio personale e psicosociale nel post-evento. Un costrutto complesso, quindi, che può essere applicato sia in ambito individuale che psicosociale (ad esempio, quando si analizzano le forme e modalità del "ripristino" funzionale di una comunità sociale colpita da un disastro).

Il convegno di Milano cercherà di evidenziare diversi punti di merito, con la partecipazione di numerosi esperti delle diverse discipline scientifiche che, trasversalmente, si occupano di questo importante ambito di ricerca.

Qui si possono trovare informazioni e programma dettagliato.

Un saluto,
Luca Pezzullo

22 ottobre 2009

I nuovi corsi PTSD 101

Come accennavo tempo fa su questo blog, il National Center for Post-Traumatic Stress Disorder (il principale centro di ricerca clinica e scientifica sui disturbi post-traumatici del Governo Statunitense), aveva iniziato la predisposizione di materiali formativi ed informativi di tipo professionale, in merito alle varie articolazioni cliniche del PTSD (assessment, intervento, epidemiologia, etc.).

Finalmente, sono stati messi online numerosi moduli formativi - aggiuntivi rispetto ai primi moduli dimostrativi - liberamente scaricabili dal sito del NCPTSD.

I moduli sono in inglese, in formato Flash e/o Powerpoint, e con la possibilità di scaricarsi le trascrizioni testuali degli stessi in formato .pdf.

Si tratta di un'ottima serie di materiali informativi, pensati per i professionisti del settore della salute mentale interessati ad introdursi al tema del PTSD e del suo inquadramento clinico.

Tre ovvi caveat:

1) Il materiale è ampio, ben articolato, e di ottimo livello; ma ovviamente è pensato per un contesto statunitense (molti dei dati epidemiologici, i riferimenti ad aspetti organizzativi del sistema sanitario, etc.); ovviamente, in contesti europei ed italiani tali dati vanno rimodulati e ricontestualizzati di conseguenza.

2) Il modello teorico di riferimento è - strettamente - quello cognitivo-comportamentale anglosassone, con i suoi pregi ma anche con le sue possibili limitazioni operative.

3) I materiali formativi sono prevalentemente relativi al tema della "psicotraumatologia", e non della "psicologia dell'emergenza".
Come è ben noto, i due temi ovviamente non sono equivalenti: laddove la psicotraumatologia è l'intervento psicoterapeutico specialistico a fronte di disturbi post-traumatici clinicamente strutturati, la psicologia dell'emergenza (di cui prevalentemente di occupa questo blog) consiste nel più ampio e trasversale intervento psicologico (a livello individuale, gruppale, comunitario) in situazioni "acute", sia di tipo clinico che psicosociale (e quindi, anche in contesti in cui non si sia ancora ben strutturato un disturbo post-traumatico da stress secondo i criteri del DSM).

Precisato questo, buona esplorazione dei materiali del NCPTSD !

Luca Pezzullo

15 ottobre 2009

Fare il punto sull'Abruzzo: i colleghi lombardi ne parlano

Il terremoto in Abruzzo è stato un complesso banco di prova della professionalità e capacità operativa della psicologia dell'emergenza italiana.

Nel complesso, si può valutare come assai importante e positivo il contributo degli psicologi volontari italiani, che si sono avvicendati nei teatri operativi del "cratere" Aquilano per molti mesi.

I non semplici aspetti operativi, teorico-tecnici, organizzativi e gestionali che caratterizzano un evento di tale articolazione e complessità hanno dimostrato che una forte preparazione specifica, frequenti esercitazioni realistiche sul campo, un addestramento integrato ed un'adeguata conoscenza reciproca "in tempo di pace" con le unità di Protezione Civile rappresentano le "chiavi di lavoro" che garantiscono una qualità elevata per l'impegno degli psicologi nelle maxiemergenze.

Le principali organizzazioni di settore stanno ora valutando, in fase di chiusura dell'attività "critica e post-critica" (anche se ovviamente molto rimane da fare sul versante del "ripristino" della normalità, anche e soprattutto da un punto di vista psicosociale), le "lezioni apprese" di tipo scientifico-professionale.

Un interessante incontro di discussione e scambio pubblico in tal senso, si terrà la settimana prossima in Lombardia. Il 24 ottobre, a Mandello del Lario (LC), si confronteranno in merito i referenti dell'Ordine degli Psicologi della Lombardia, i dirigenti di diverse sezioni lombarde di Psicologi per i Popoli, e diversi dirigenti del sistema dei Soccorsi:

Tutti i dettagli, dal sito dell'Ordine degli Psicologi della Lombardia.

Luca Pezzullo

08 ottobre 2009

Convegno sulle persone scomparse: le sfide della psicologia dell'emergenza

Questo sabato (10 ottobre) si terrà a Belluno un interessante convegno, su un tema di particolare interesse per la psicologia dell'emergenza: il sostegno integrato alle famiglie delle persone disperse e scomparse (psicologico, legale, di ricerca e soccorso).

Il Convegno, organizzato congiuntamente dal CNSAS e da Penelope Italia, si terrà presso l'Auditorium Comunale di Belluno, dalle 9.00 alle 13.00; maggiori informazioni, programma, e relativa locandina qui e qui.

Il "trauma" del lutto "inelaborabile" di un parente che "scompare", e che da un giorno all'altro cessa di essere presente alla sua rete sociale e famigliare, è molto particolare, e si differenzia da altri tipi di sofferenza emotiva proprio per l'indeterminatezza che lo caratterizza.

La separazione simbolica dal soggetto assente diviene impossibile "in assenza di una presenza" (di un corpo, una certezza di morte, un'informazione che confermi la chiusura simbolica del percorso affettivo-relazionale).

L'ambivalenza di speranza e angoscia che quindi caratterizza queste situazioni, e che impedisce - anche dopo molto tempo dalla scomparsa - di avviare un'elaborazione adeguata del significato dell'evento, o del possibile lutto, lo rendono una situazione molto anomala anche per il clinico esperto.

Al contempo, la necessità di focalizzare le ineludibili dimensioni sistemico-relazionali, assai complesse, che sono tipiche di queste situazioni, rende necessaria una preparazione vasta ed articolata per i colleghi che se ne intendono occupare (la classica formazione psicotraumatologica individuale, insomma, se troppo rigida, per certi aspetti rischia di mostrare dei limiti funzionali davanti a situazioni così specifiche e complesse).

Su un altro versante, l'occasione del Convegno è utile per riflettere su quelli che possono essere, tangenzialmente, anche dei contributi "non strettamente clinici" della psicologia all'attività di ricerca di persone scomparse. Ad esempio, lo studio dei pattern abituali di "wayfinding" ed orientamento spaziale di pazienti con deterioramenti cognitivi, diviene di preziosa utilità per facilitare e direzionare in maniera razionale le operazioni di ricerca e soccorso. Un contributo psicologico rilevante, che non deriva dalla tradizione clinica, ma che non di meno rappresenta un potenziale applicativo notevole della psicologia dell'emergenza modernamente intesa.

Insomma, la psicologia dell'emergenza gioca come sempre la sua importante sfida identitaria sia sulla clinica (ed a volte su "forme della clinica inattese" e poco conosciute), che sui suoi possibili contributi "non-clinici", di interessanti potenzialità operative e sociali.

Luca Pezzullo