30 settembre 2006

Master di Padova

Il tema della formazione post-lauream in Psicologia dell'Emergenza, in Italia, è particolarmente rilevante.
Per chi è interessato a questo settore, che di fatto è piuttosto giovane ed assai delicato, iniziare con una formazione "solida" e ben strutturata è un presupposto fondamentale per la sicurezza ed efficacia del proprio stesso agire professionale.
Dopo un'iniziale periodo di "confusione", negli ultimi anni anche nel nostro paese hanno iniziato a strutturarsi opportunità formative di buon livello, sia a livello pubblico che privato, che sono ormai riconsciute come "punti di riferimento" per chi è interessato ad avviarsi a questo settore.
Anche se sono pienamente consapevole di essere in piccolo "conflitto di interessi" (vi svolgo qualche ora di docenza), ritengo comunque opportuno segnalare tra queste "opportunità formative ormai consolidate" la Terza Edizione del
"Master Universitario in Psicotraumatologia e Psicologia dell'Emergenza",
presso la Facoltà di Psicologia dell'Università di Padova.

Il Master, di durata biennale, è riservato a Psicologi e Medici, ed anche per quest'anno ha l'obbiettivo di portare avanti la sua tradizione di specializzazione formativa nei settori del trauma psichico, della progettazione ed implementazione degli interventi di psicologia dell'emergenza, di comunicazione e percezione del rischio, di interventi clinici e psicosociali nei contesti di disastri, emergenze e operazioni umanitarie in Italia ed all'estero.

Il Master è uno dei pochissimi che in Italia può fregiarsi dell'alto Patrocinio della Protezione Civile Nazionale, ed è convenzionato con numerose realtà di Croce Rossa, Protezione Civile, Enti ed Associazioni di soccorso.
In quanto Master Universitario, permette inoltre il riconoscimento formale della validità del titolo accademico acquisito, e garantisce l'esenzione per gli iscritti
dall'obbligo ECM.

Ulteriori informazioni sono reperibili sul sito del Master:
http://emergenza.psy.unipd.it
(data di scadenza iscrizioni 31 ottobre 2006)

Un saluto a tutti,
Luca

21 settembre 2006

"Un minuto..."

Una collega del Servizio Psicologico di Emergenza dell'OPL, dopo una lunga notte di lavoro in via Lomellina, ha voluto condividere con i colleghi questa poesia; la ringrazio per averne permesso la riproduzione.

"1 minuto e la vita si trasforma in morte,
1 minuto e la tua vita cambia,
1 minuto e la cena abituale diventa l'ultimo pasto,
1 minuto e una robusta palazzina di quattro piani, si fonde come burro al sole.
in un 1 minuto gli estranei diventano vicini,
in 1 minuto i problemi di uno diventano quelli di molti.
per noi che eravamo lì ieri sera, 1 minuto era l'eternità,
mentre i vigili scavavano,
mentre i cani cercavano,
mentre i soccorsi sanitari correvano,
mentre la polizia cercava di contenere l'incubo,
mentre gli psicologi provavano a tendere ai parenti una mano dal pozzo, cercando di non essere tirati dentro."

18 settembre 2006, Milano

Chiara Cimbro, Servizio Psicologico di Emergenza - OPL

20 settembre 2006

Via Lomellina

A poco più di 24 ore di distanza dalla chiusura del Campo-Scuola di Rovereto, purtroppo, la realtà ha sostituito la simulazione.

Il crollo della palazzina di Via Lomellina, a Milano, ha causato 4 morti e numerosi feriti. Nella serata, poco dopo il crollo, la Protezione Civile Regionale della Lombardia ha deciso di avviare le procedure di attivazione del Servizio Psicologico di Emergenza (SPE-OPL), la cui Squadra di Reperibilità è giunta rapidamente sul posto.
I colleghi attivati erano tra coloro che poche ore prima erano a Trento, con tutti gli altri partecipanti al Campo-Scuola, impegnati tra Laboratori ed esercitazioni.
La presa in carico delle famiglie è avvenuta secondo i classici principi di "outreaching" e "roaming" che caratterizzano lo SPE-OPL, e che si sono diffusi ormai a quasi tutti gli altri gruppi operativi italiani di psicologia dell'emergenza.

Un pensiero forte va alle vittime ed ai loro parenti, ai feriti ed alle loro famiglie, ed a tutti i nostri colleghi ed altri soccorritori che hanno operato incessantemente a loro sostegno.

19 settembre 2006

GRAZIE E COMPLIMENTI A TUTTI !

Grazie e complimenti a tutti ! :-)

Il Campo-Scuola di Marco di Rovereto si è svolto nel fine settimana appena trascorso. Il suo successo è andato ben oltre le più rosee previsioni di tutti.
250 psicologi dell'emergenza di tutte le principali associazioni nazionali di settore, decine di operatori e volontari della Croce Rossa del Trentino, della Protezione Civile del Trentino, numerosi osservatori e dirigenti di Protezione Civile Nazionale, SUEM, Università, Enti Locali, gli straordinari cuochi e volontari del NUVOLA si sono riuniti ed hanno vissuto lavorato insieme inteNsamente per tre giorni, tra workshops, laboratori, esercitazioni complesse, simulate, conferenze, grappe notturne e incontri informali ad ogni angolo del Campo.
La sensazione di tutti, trasversalmente, è stata quella di partecipare ad un grande evento professionale.

Un grande, enorme entusiasmo, unito alla fortissima voglia di partecipare, vedere, conoscersi ha caratterizzato questi bellissimi tre giorni. Molti dicevano apertamente che è stato davvero un "momento fondativo" per la comunità italiana degli psicologi dell'emergenza, un'occasione veramente speciale che pone le basi per nuovi sviluppi, nuove idee, nuove integrazioni per l'intera categoria professionale della psicologia dell'emergenza.

GRAZIE A TUTTI I PARTECIPANTI PER AVER VOLUTO CONDIVIDERE PER QUESTI TRE GIORNI LAVORO INTENSO, PIOVOSE NOTTI IN TENDA, UNA FORTE PASSIONE E MOLTI, IMPORTANTI, "SPAZI DI PENSIERO".
E' STATO DAVVERO UN EVENTO "STORICO" PER IL NOSTRO SETTORE, ED UN'ESPERIENZA PIACEVOLE E FORMATIVA; SICURAMENTE DA RIPETERE, E MAGARI AD INTERVALLI FISSI !

Una parola deve poi essere spesa per l'organizzazione impeccabile del Campo, curata con grandissima competenza dai volontari del Nucleo Volontari Alpini (NUVOLA), della Protezione Civile e dalla Croce Rossa Italiana del Trentino, cui vanno i sentiti ringraziamenti di tutti i partecipanti per aver permesso la realizzazione concreta di questo Campo.
Le vere e proprie "standing ovations" a cuochi e volontari, con lunghi applausi di centinaia di partecipanti ad ogni pranzo e cena, hanno testimoniato l'altissima qualità del vitto, che era decisamente più da "ristorante", che da "campo addestrativo".

Un ringraziamento particolare va a chi ha lavorato "stakhanovisticamente" dietro le quinte: tutto il Comitato Organizzatore, che per mesi (ed in particolare nelle ultime settimane) ha lavorato intensamente e gratuitamente per riuscire ad organizzare e coordinare tutto quanto. In particolare, Giovanna Endrizzi ha coordinato tutta la complessa attività di Segreteria, dedicandovisi giorno e notte assieme alla sua squadra sia nelle settimane precedenti che per tutta la durata del Campo-Scuola.

Ed a Luigi Ranzato va il merito speciale di aver saputo "immaginare", organizzare e realizzare questo evento così fuori dall'ordinario, curandone la regia con la collaborazione diretta di PxP Trentino ed il supporto di tutta la Federazione Nazionale di Psicologi per i Popoli.
Grazie davvero a tutti !

Allo stesso tempo, gli psicologi dell'emergenza italiani hanno dimostrato di saper essere... disciplinati e adattabili: nessun problema e grande collaborazione da parte di tutti, decine di psicologi armati di ramazza e secchio che hanno fatto le loro corvée di pulizie senza un lamento e con efficienza svizzera :-), partecipazione massiccia e puntuale a tutte le esercitazioni.
Insomma, una bella prova di maturità ed impegno per tutti i partecipanti.

Se volete condividere pensieri, idee, riflessioni, commenti sul Campo, basta cliccare come al solito sul tasto "commenti" in fondo ad ogni post del blog.

Nei prossimi giorni e settimane, su questo blog verranno inseriti commenti ed approfondimenti e sintesi concettuali su quanto emerso al Campo, cercando di continuare il dialogo "collettivo" iniziato già alcune settimane fa.

Ricordo inoltre a tutti che il sito ufficiale dell'Associazione Organizzatrice, Psicologi per i Popoli (http://www.psicologiperipopoli.it) riporterà probabilmente a breve ulteriori informazioni, commenti e contributi del "post-Campo".

Alla prossima edizione ! :-)

07 settembre 2006

"CRITERI DI MASSIMA"

SONO STATI FINALMENTE PUBBLICATI IN GAZZETTA UFFICIALE I "CRITERI DI MASSIMA SUGLI INTERVENTI PSICO-SOCIALI DA ATTUARE NELLE CATASTROFI", L'ATTESO DOCUMENTO-QUADRO SULL'INTERVENTO PSICOLOGICO IN EMERGENZA.

G.U. n. 200 del 29/08/2006.
Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 13 giugno 2006
"Criteri di massima sugli interventi psico-sociali da attuare nelle catastrofi"


Lo si trova in evidenza sulla pagina http://gazzette.comune.jesi.an.it/index.html, oppure per 60 giorni in http://www.gazzettaufficiale.it/index.jsp cliccando di seguito: Serie Generale, n. 200 del 29-08-2006.


Si accompagna alla notizia una breve analisi, che è stata da poco ricevuta dal Blog.



"La Direttiva emanata dalla Presidente del Consiglio dei Ministri 13 giugno 2006 rappresenta una tappa importante nel processo di legittimazione e organizzazione degli interventi psicosociali da parte del Dipartimento di Protezione Civile. L'importanza ed alcune criticità di tale processo vanno tuttavia letti su più livelli interpretativi.

1) IMPORTANZA:

A) Sul piano formale e giuridico, questa direttiva rappresenta un significativo completamento attuativo della precedente direttiva emanata nel 2001 (1) con la quale "l'assistenza psicologica" veniva collocata all'interno della cosiddetta FUNZIONE 2 (Assistenza sanitaria e veterinaria, assistenza sociale). Una principio importante perché per la prima volta in Italia veniva prevista l'ASSISTENZA PSICOLOGICA in caso di catastrofi. Con questa nuova direttiva si può dire concluso il processo di legittimazione della psicologia e della psichiatria negli scenari dell'emergenza e colmato il divario che esisteva tra l'Italia e gli altri paesi occidentali;

B) Sul piano etico e valoriale da questa direttiva risulta un riconoscimento esplicito dei bisogni psicosociali degli individui e delle popolazioni colpite da calamità e disastri e del loro diritto ad essere soccorse anche rispetto a questa dimensione individuale e comunitaria. Ma anche sui bisogni psicosociali dei soccorritori viene posta una nuova attenzione e previsto un aiuto specifico;

C) Sul piano operativo, per la prima volta vengono indicate alle regioni modelli organizzativi che sollecitano la presenza effettiva e non virtuale delle professioni psy (psicologi e psichiatri) del servizio sanitario sullo scenario dell'emergenza accanto ad altri operatori sanitari;

D) Sul piano culturale si deve segnalare l'attenzione posta alle iniziative di formazione degli individui e delle comunità a scopo preventivo;

E) Infine sul piano tecnico-professionale risulta interessante la proposta di un triage psicologico e la sottolineatura data alla preparazione e formazione specifica dei professionisti psicologi e psichiatri dell'emergenza.

2) CRITICITA':

A) La collocazione dell'assistenza psicologica nell'area della Funzione 2 (Sanità), se risulta importante per gli aspetti clinici e psichiatrici, nella pratica operativa rischia d'essere inibente per tutti quegli aspetti non clinici che vengono inclusi dal termine psicosociale e che rappresentano la maggiore espressione dei bisogni dopo un disastro e degli interventi di sostegno agli individui e alle comunità;

B) In questi anni, soprattutto a livello territoriale (Regioni, Province, Comuni) sono state esperimentati e riconosciuti attraverso il volontariato professionale degli psicologi modelli organizzativi forse più duttili ed efficienti di quelli che si potrebbero realizzare con le costituende Equipe Psicosociali dell'Emergenza in ambito del Servizio Sanitario Pubblico notoriamente ancora appesantito da burocrazie, carenza di risorse, conflitti di potere...

C) La possibile integrazione del personale dipendente con "ulteriori risorse identificate nell'ambito di associazioni di volontariato, enti locali, ordini professionali, etc." risulta del tutto convincente, ma l'indicazione appare ancora alquanto vaga e di difficile attuazione pratica;

D) Nell'uso della terminologia "psicosociale", "psicologica", "psichiatrica", appare una certa ambiguità rispetto ai contenuti e alle attività;

E) L'utilizzo della sigla PSIC nella casacca verde potrebbe non essere né di facile lettura né di chiara identificazione: meglio sarebbe stato riservare "psicologo" agli psicologi e "psichiatra" agli psichiatri;

In conclusione ci si augura che questi indirizzi operativi nazionali trovino nelle Regioni non solo una accoglienza sui principi e sui valori, ma anche un'attuazione operativa ed organizzativa più coerente con le positive esperienze effettuate in questi anni, soprattutto nel volontariato professionale degli Psicologi.

(1) Decreto del Ministero dell'Interno 13 febbraio 2001, G.U. n. 81 del 06.04.2001, "Criteri di massima per l'organizzazione dei soccorsi sanitari nelle catastrofi" (Comunicato n.116, Supplemento G.U. n.109 del 12 maggio 2001) con la quale si enunciavano (in forma di principio) all'interno della FUNZIONE 2 (Assistenza sanitaria e veterinaria, assistenza sociale) le "attività di assistenza psicologica e di assistenza sociale alla popolazione" che comprende "assistenza psicologica, igiene mentale, assistenza sociale, domiciliare, geriatrica".
Un anticipo dell'attuazione di tale principio della necessaria "assistenza psicologica" lo si può tuttavia già riscontrare in un altro documento applicativo della Direttiva della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 6 aprile 2006 (G.U. n.87 del 13 aprile 2006): "Indicazioni per il coordinamento operativo di emergenze dovute ad incidenti stradali, ferroviari, aerei e di mare, ad esplosioni e crolli di strutture e ad incidenti con presenze di sostanze pericolose" (G.U. n.101 del 3 maggio 2006)".