14 gennaio 2010

Haiti

Il terribile terremoto di Haiti ha causato un enorme numero di vittime, ancora imprecisato (le prime stime affidabili sulle perdite, solitamente, vengono definite non prima di circa 96 ore dall'evento, in contesti similari), in uno dei paesi già più poveri del mondo.

A livello internazionale, vi è stata una forte attivazione di soccorso, sia da parte di governi che di ONG; attività che è comunque di non facile implementazione, per via degli enormi problemi logistici, organizzativi e di sicurezza che sono legati all'evento ed al suo contesto.

La Task-Force dell'Unione Europea di Protezione Civile ha già proiettato in teatro i primi team di valutazione, e sta avviando il coordinamento delle attività ed azioni operative delle varie Protezioni Civili Nazionali. Dall'Italia è già partito un aereo del DPC, con personale sanitario e di primo assessment tecnico.

Allo stesso modo Medici Senza Frontiere, la Croce Rossa Internazionale ed altre ONG hanno avviato le loro procedure di emergenza internazionale, per garantire l'invio di team sanitari sul luogo nel periodo-finestra delle prime 72 ore (che sono quelle critiche per il supporto acuto).

A livello operativo, per chiunque sia interessato a dare un contributo economico, si ricorda l'assoluta necessità di NON versare soldi al primo gruppo che si presenta "a batter cassa": a livello internazionale, sono già state segnalate purtroppo le prime frodi degli "sciacalli del dolore", che hanno messo online dei siti-civetta per raccogliere soldi sfruttando l'onda emotiva dell'evento.

Favorite, sempre e solo, ONG e associazioni internazionali ben conosciute ed affidabili (MSF, ActionAid, etc.), e solo ai riferimenti indicati sui loro siti ufficiali.

Per altre informazioni, e riferimenti sugli interventi di soccorso, qui c'è la pagina dedicata dell'International Society for Traumatic Stress.

Un saluto,
Luca Pezzullo

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