30 aprile 2008

Un'altra recensione... sulla psicologia del terrorismo

Aprile, periodo di recensioni ! :-)

Psychology of Terrorism, a cura di Bongar, Brown, Zimbardo et al., Oxford University Press, 2007, ISBN-13: 978-0195172492, è forse il miglior testo attualmente disponibile, a livello internazionale, sugli aspetti psicologici e psicosociali legati al terrorismo.

Il testo ha ricevuto un'ottima accoglienza dalla stampa specialistica, ed in effetti presenta numerosi pregi per chi si interessa di psicologia dell'emergenza o psicologia militare.

In primo luogo, la sua attenzione non è nè solo clinica (avrebbe rischiato di essere il classico testo di traumatologia, o sulle early interventions in eventi acuti), nè solo psicosociale (sarebbe stato uno dei tanti testi che affrontano la dimensione storico-sociale del fenomeno terroristico).

Gli autori si sono posti un obbiettivo ben più ambizioso: analizzare tutti i processi psicologici, intesi in senso lato, legati al "fenomeno terrorismo", con una prospettiva molto ampia e comprensiva, e cercando di collegare funzionalmente le varie parti della trattazione.
Il risultato è, sostanzialmente, molto positivo.

Il volume affronta così tutti i concetti fondamentali del fenomeno terroristico e dei suoi correlati, focalizzandosi ovviamente sulle sue dimensioni di maggiore rilevanza psicologica o psicosociale.

La prima parte fornisce così un'ampia introduzione teorica al problema del terrorismo, studiandone gli antecedenti storici, le forme di articolazione, e gli aspetti sociali, comunicativi e culturali in senso lato. Vengono approfonditi, da una prospettiva scientificamente rigorosa, i temi della risonanza mediatica, della psicologia sociale del terrorismo, del terrorismo inteso come forma di psychological warfare asimmetrico, degli elementi religiosi e di condizionamento ideologico. Si approfondiscono poi i temi della "psicologia del terrorista", del terrorismo suicida e del percorso di costruzione di un'identità personale come "terrorista".

Si passa quindi ad analizzare gli effetti psicologici degli atti di terrorismo, visti sia a livello collettivo che a livello individuale. La trattazione psicosociale si salda quindi con quella clinica: si espongono ampiamente le reazioni traumatiche acute, i loro correlati psicobiologici, le tecniche di assessment rapido, i principi di intervento clinico diretto. Vengono analizzati temi specifici, come le reazioni degli anziani o dei bambini agli atti di violenza organizzata, gli aspetti psicologici delle armi di distruzione di massa, la dimensione multiculturale degli interventi di psicologia di comunità in seguito ad un attentato.

Parte assai utile, per la formazione interdisciplinare dello psicologo dell'emergenza, è anche quella relativa alle modalità organizzative del sistema dei soccorsi in caso di maxieventi critici di matrice terroristica. Interessanti, e del resto sempre più presenti in letteratura scientifica, i temi della resilienza individuale e di comunità davanti ad eventi critici, che ricevono ampia attenzione nell'ultima parte del testo.

Chiudono il volume un'ampia bibliografia tematica, un ricco elenco di risorse cartacee ed online sull'argomento, ed un bel glossario tecnico.

Tra gli autori, basti citare notissimi ed autorevoli clinici e ricercatori del settore, come Richard Bryant, Brett Litz, Charles Marmar, Richard Gist, Fathali Moghaddam, Philip Zimbardo, John Violanti, Franco Zeno, Rachel Yehuda... per nominarne solo alcuni.

In sintesi, un testo estremamente aggiornato, ben articolato, teoricamente "solido" e con notevoli aperture alle applicazioni operative. Per chiunque si interessi di questo settore, operi nel settore militare, della sicurezza o delle maxiemergenze, è un acquisto altamente consigliato.

P.S.: per chi è interessato, il testo è facilmente reperibile su Amazon.

Luca

1 commento:

MR ahania ha detto...

ciao luca...ho scoperto questo blog interessante...sono una studentessa di psicologia e sinceramente non ero a conoscenza della psicologia dell'emergenza come vero e proprio campo di studi..sono alle prime armi devo laurearmi alla triennale peò credo che visiterò spesso il tuo blog!!!e ne ho una anch'io...se ti va puoi venirlo a visitare siamo io e altri due amici ma la fondatrice è una mia cara amica!!e se vai alla presentazione vedrai che è!!il blog è lorenaliberatore.blogspot.com
ciao ciao a presto