29 aprile 2006

L'attentato di Nassiriya e l'impegno delle FFAA

A distanza di due anni e mezzo, un nuovo attentato ha colpito il contingente italiano in Iraq. Quattro morti (tre italiani ed un rumeno) ed un ferito grave sono il risultato dell'attentato della mattina del 27, eseguito con una IED basata su carica cava, che ha colpito in pieno il VM90P su cui viaggiavano i 5 militari.
Il cordoglio per l'evento si affianca anche alla consapevolezza che l'Esercito e l'Arma in anni recenti hanno sviluppato procedure ed inquadrato personale altamente qualificato per la gestione degli stress traumatici da evento critico; personale che, in patria, supporta direttamente i parenti delle vittime, e, proiettato in teatro operativo, è in grado di supportare efficacemente anche i colleghi delle FF.AA. che sono stati indirettamente coinvolti nell'evento. La cultura della psicologia dell'emergenza sta, gradualmente ma significativamente, iniziando a filtrare anche all'interno dei Corpi Armati dello Stato. E' un trend importante, e l'incorporazione nelle Forze Armate di tali capacità operative (e soprattutto del "milieu culturale" che le sottende...) rappresenta davvero una tappa significativa nella predisposizione di adeguate misure di prevenzione e tutela del personale operativo militare, che, strutturalmente, può essere sottoposto a stressors fuori dall'ordinario (che, conseguentemente, richiedono di essere correttamente e coerentemente riconosciuti, e gestiti in maniera adeguata).

Nessun commento: